11 settembre 2001 – Alda Merini

O New York notturna del nostro amore
così decapitata, ogni tua luce
è stata il vagito della nostra poesia.

Tu non puoi morire quando sogni
poiché noi italiani ti abbiamo
cullato tra le nostre braccia.

Penso che l’amore sia una grande torre
una torre addormentata nel cuore della notte.

Ma questi giganti che ormai non parlano più
hanno sepolto sotto le loro macerie
anche i nostri sospiri d’amore,
“quando la sera si stendeva sopra un tavolo
come un paziente in preda alla narcosi”.

 

lappunto.it

 

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