Come scrivere una tesi di laurea
La tesi (dal greco antico ϑεσις, thesis, ovvero “posizione”) è un enunciato, di cui si vuole accertare la validità tramite una dimostrazione, a partire da un’ipotesi e da assiomi.
Le tesi di laurea completano il percorso formativo triennale o specialistico/magistrale dello studente che deve dimostrare le competenze e le conoscenze acquisite negli anni. La funzione “burocratica” della tesi di laurea è quella di condurre il lettore verso il traguardo dello studente. D’altronde, quando parliamo di cos’è e di cosa serve la tesi, non facciamo riferimento solo ad una funzione burocratica in quanto potrebbe essere utile nel caso in cui si volesse pubblicare e trasformarla in un libro. Per queste ragioni che nel momento in cui si decide di scrivere una tesi, bisogna scegliere un argomento valido, interessante ed originale. Quest’ultima è data dal modo in cui s’indaga, si rilegge e si organizza il materiale di studio ricercato; si parla, dunque, di un’elaborazione della ricerca sulla base delle attitudini e degli interessi, utilizzando teorie, oggetti e ipotesi già formulati da altri autori. Ovviamente è possibile e si deve fare riferimento a ciò che hanno scritto gli esperti ma ciò che deve essere assolutamente evitato è il plagio, ovvero, la falsa attribuzione a sé di opere o scoperte delle quali spettino ad altri i diritti di invenzione o di priorità.
Esistono diversi tipi ti tesi:
- Tesi di laurea compilative: in questa tipologia di elaborato vengono illustrate teorie, concetti e strategie esistenti ed ideati da qualcuno. Il lavoro consiste nella scelta di approfondire un particolare argomento e rielaborare un punto di vista a partire da libri, riviste, risorse digitali;
- Tesi di laurea sperimentali o di ricerca: particolarmente diffusa in corsi di laurea tecnico/scientifici, in questa tipologia di tesi vengono trattati dei risultati, sulla base di raccolta e analisi di dati o dopo aver condotto un esperimento per verificare/smentire una particolare tematica.
La scelta della tipologia di tesi è molto importante, in quanto determina la direzione del lavoro.
Una volta scelta la tipologia di tesi ed individuato l’argomento della tesi di laurea, è necessario recuperare il materiale bibliografico di carattere scientifico specifico per la tematica oggetto di indagine attraverso la ricerca bibliografica. La ricerca va condotta tanto sulle cosiddette fonti primarie (testi, corpora, repertori, edizioni critiche, materiale visivo-acustico, etc.), quanto sulle fonti critiche (monografie, articoli o altre forme di documentazione che riportano i contributi critici sul vostro argomento). Da questo momento in poi bisogna allestire un piano di lavoro che elencherà le varie sezioni della tesi e, con le dovute correzioni in corso d’opera, fornirà la base per l’indice ragionato della tesi stessa. Il piano di lavoro, che via via si tramuterà in indice sempre più definitivo, deve accompagnare ogni sezione di testo da consegnare.
La struttura dell’elaborato di tesi è composto da:
- Il frontespizio, che contiene il logo dell’Università, il corso di laurea frequentato, l’anno accademico, il titolo della tesi, il nome del candidato e quello del relatore;
- L’indice: è strettamente legato al tema che si vuole trattare e alla modalità della ricerca che ne porta alla stesura; si tratta di quella parte della tesi che mette in ordine tutte le parti dell’elaborato;
- L’abstract, ossia una sorta di breve riassunto che racchiude i principali argomenti affrontati nella tesi, la spiegazione del titolo e del metodo di ricerca utilizzato;
- L’introduzione, L’introduzione costituisce l’apertura effettiva e la presentazione della ricerca; è dove viene illustrato l’argomento si parla, il motivo per cui l’hai scelto, il metodo utilizzato nella stesura della tesi e un riassunto breve di ogni capitolo. Qui è importante suscitare interesse e curiosità nel lettore;
- Il corpo del testo, composto da capitoli divisi in paragrafi e sotto-paragrafi;
- La conclusione, posta al termine della tesi, dove tirerai le somme sul tuo lavoro, illustrerai i principali interrogativi sul tema e i risultati raggiunti;
- La bibliografia e sitografia completa, ossia una parte della tesi dedicata a tutti i testi consultati, gli articoli di giornale/riviste, libri, saggi e i siti web che hai utilizzato nella stesura della tesi;
- I ringraziamenti facoltativi.
* Ricorda! *
– Il titolo è una delle cose più importanti e si decide spesso quasi alla fine del lavoro;
– I capitoli, i paragrafi e sottoparagrafi vanno scritti in grassetto, mentre sono scritti in corsivo i titoli delle opere, i termini stranieri, eccetto quelli entrati in uso comune (new economy, trend, e-mail, ecc.) e le parole che si vogliono enfatizzare o mettere in particolare risalto nel contesto del discorso;
– L’inserimento di grafici e tabelle richiede sempre l’indicazione della fonte e della data di aggiornamento dei dati presentati;
– Scegliere di scrivere in prima o in terza persona mantenendo sempre la scelta fatta;
– Le note: Vanno inserite a piè di pagina dalle dimensioni del testo ridotte e possono avere diverse funzioni: citare le fonti degli argomenti trattati; contenere approfondimenti o digressioni; rinviare ad altre sezioni del testo.
Abbreviazioni:
- Ibidem: quando ci si vuole riferire ad un testo citato nella nota precedente e volete riferirvi a un brano contenuto nella stessa pagina;
- Ivi: quando, rispetto alla nota precedente, cambia solo il numero di pagina.
- Id./Ead: quando si citano opere diverse di uno stesso autore, o autrice, in note consecutive; nelle note successive alla prima, al posto dell’autore o autrice bisogna utilizzare Id. o Ead;
- Cit.: quando in precedenza si è già citata un’opera;
- Cfr.: il “confronta” bisogna utilizzarlo per le citazioni indirette, ovvero quando si vuole fare riferimento ad un’opera non citata testualmente, ma alla quale si rimanda in maniera più generale;
- A cura di: a c. di
- Introduzione: introd.
- Nota/numero: n.
- Pagina: p.
- Pagine: pp.
- Prefazione: pref.
- Postfazione: postf.
- Seguente / seguenti: sg. / sgg.
- Tomo / tomi: t. / tt.
- Traduzione: trad.
- Volume / volumi: vol. / voll.
Buon lavoro!
l’appunto.it